Ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs 25/07/2005 n° 151 “Attuazione delle Direttive 2002/95/CE, 2002/96/CE e 2003/108/CE, relative alla riduzione dell’uso di sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche, nonché allo smaltimento dei rifiuti”. Il simbolo del cassonetto barrato riportato sull’apparecchiatura o sulla sua confezione indica che il prodotto, alla fine della propria vita utile, deve essere raccolto separatamente dagli altri rifiuti.

L’utente finale dovrà conferire l’apparecchiatura giunta a fine vita agli idonei centri di raccolta differenziata dei rifiuti elettronici ed elettrotecnici, oppure riconsegnarla al rivenditore al momento dell’acquisto di una nuova apparecchiatura di tipo equivalente, in ragione di uno a uno;

L’adeguata raccolta differenziata per l’avvio successivo dell’apparecchiatura dismessa al riciclaggio, al trattamento o allo smaltimento ambientalmente compatibile contribuisce ad evitare possibili effetti negativi sull’ambiente e sulla salute e favorisce il riciclo dei materiali di cui è composta l’apparecchiatura.

Anche le pile contenute negli orologi devono essere smaltite separatamente al resto dei comuni rifiuti domestici, in quanto potrebbero contenere sostanze potenzialmente dannose per l’ambiente e la salute. Rimuovere quindi le batterie dagli orologi e conferirle negli appositi punti di raccolta.

Lo smaltimento abusivo del prodotto da parte dell’utente comporta l’applicazione delle sanzioni amministrative di cui al D.Lgs. n. 152 del 3 aprile 2006.

La direttiva europea RAEE (2002/96/CE) – Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche

La direttiva RAEE si pone l’obiettivo di diminuire il volume dei rifiuti derivanti da apparecchiature elettriche ed elettroniche a fine vita, riducendo contemporaneamente l’immissione nell’ambiente delle sostanze pericolose vietate dalla direttiva ROHS.

La normativa prevede che a fine vita alcune apparecchiature elettriche ed elettroniche non possano essere conferite in discarica ma debbano essere gestite da un sistema che preveda la loro raccolta separata e uno specifico trattamento di reimpiego, riciclaggio o altre forme di recupero per prodotti finiti, componenti e materiali.

Secondo le direttive della RAEE il produttore deve provvedere al finanziamento della raccolta e del trattamento delle apparecchiature elettriche ed elettroniche a fine vita.

La nostra azienda, in attuazione della direttiva RAEE, ha attivato tutte le procedure per la commercializzazione delle apparecchiature elettriche ed elettroniche dei marchi di cui gestisce l’immissione sul mercato:

  • apposizione del simbolo del bidone barrato ed inserimento dello specifico foglio di istruzioni negli articoli soggetti alla direttiva RAEE;
  • affidamento al Consorzio COBAT delle attività di recupero e smaltimento del materiale a fine vita;
  • internalizzazione del costo di smaltimento RAEE nel prezzo di vendita dell’apparecchiatura elettrica ed elettronica (eco-contributo RAEE non visibile);
  • iscrizione al Registro Nazionale dei Produttori di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche
  • iscrizione al Registro Nazionale dei Produttori di Pile ed Accumulatori